CROSSING

2006

(...) Le persone che poi finiranno nel quadro sono alcune di quelle che abbastanza casualmente sceglie di fotografare, seguendole in un percorso che potrebbe rivelare qualcosa sulla loro esistenza. Il metodo ricorda quello dei pedinamenti di Vito Acconci, un’estetica che hanno sviluppato diversi autori italiani e internazionali, anche di generazioni recenti, interessati alla riflessione sulla narratività, in cui il tempo dell’arte e quello della vita finiscono per coincidere.

(...) The people who end up in his paintings are some of those people he has quite randomly chosen to photograph, following them in a path that might reveal something about their lives. His method is reminiscent of Vito Acconci’s shadowing, an aesthetic that various Italian and international authors have applied, including some in recent generations with an interest in reflecting on narration, in which the time of art and the time of life end up being the same.

Luca Beatrice

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